Cronache

La grafica Lillian Schwartz, docente alla School of Visual Arts di New York, effettuando delle analisi computerizzate sul volto impresso nella sacra Sindone, ha affermato che le dimensioni dell’impronta combacino perfettamente col volto di Leonardo, cosa che peraltro con lo stesso programma (credo) sia avvenuto anche con la Gioconda.

Sempre secondo la grafica, il genio italiano avrebbe imbevuto il tessuto del lenzuolo con sostanze chimiche sensibili alla luce, per poi applicarselo sul volto ottenendo così una sorta di “fotografia”. (fonte la rete)

Beh trattandosi di Leonardo si sarebbe portati a pensare che tutto sia possibile, ma alla signora Schwarz è forse sfuggito un dettaglio e questo  a prescindere che si sia credenti o meno. Una delle poche cose non oggetto degli infiniti dibattimenti ancora in corso sulla sacra Sindone, è la data cui se ne fa risalire l’inizio della sua storia che possa ritenersi sufficientemente documentata e che è stata collegialmente indicata nella metà del XIV secolo. Questo dato “certo” implica l’impossibilità da parte di Leonardo ad effettuare questa sorta di autoritratto fotografico, com’è stato definito dalla docente americana, per il semplice motivo che il grande genio sarebbe venuto al mondo solo cento anni dopo il ritrovamento della sacra reliquia (infatti il da Vinci nacque il 15.04.1452).

Come spesso ci sentiamo ripetere “Non è importante se parlino bene o male di noi … l’importante è che se ne parli” … e su quest’onda quotidianamente si leggono le cose più astruse e inverosimili, ma che ottengono sempre il risultato di fare scalpore!